Non ho paura della morte. Ho paura del tempo

                                                  Interstellar

total look by Bounty Concept Store

tacchi #nonletolgomai DellaPaolini

Ph & stylist supporter Cinzia Paolini

Un altro mese di accelerazioni cardiache è iniziato: Febbraio.

Qualche oroscopo aveva detto che: l’incrocio di due costellazioni con un buco nero; l’arrivo di un meteorite tra un’eclissi di luna e una stella cadente; una luna calante a fine Gennaio in contrapposizione ad un Urano trascendentale in Febbraio…avrebbero portato tutti i nati sotto il segno del Toro nella seconda decade, precisamente tra le 19 di sera di un perfetto Black Friday di circa 40 anni fa, a vivere una vita meno frenetica, meno ansiosa, con serate davanti al camino a guardare le capriole di fumo oppure le stelle dall’oblò prima di addormentarsi.

Si sarebbero annullate come per magie tutte le ansie dovute alle scadenze periodiche. E in fondo oramai l’avrete capito vero?  Mi porto dentro una grande rabbia per l’inventore dell’orologio, di colui che un bel giorno decise di scandire il tempo arrogandosi il sacrosanto diritto di diventare il padrone della mia vita.

L’agenda, la programmazione, il futuro… sono le tre cose che odio.

Finalmente le agende sono state eliminate, quest’anno nessuna banca le ha promosse come gadget natalizio, visto che tutti ormai usano google calendar. Io nemmeno quello. Ho il suocero che mi fa da agenda parlante. Memorizzo poi tutto nella mia testa, a furia di ricordare date, compleanni, eventi e scadenze sono puntuale come le mie mestruazioni. La programmazione, figlia di master budget e bilanci forecast, mi tocca per lavoro. Per 8 ore su 24 parlo guardando già ai bilanci del 2017! Non parliamo della moda, le collezioni FW del 2017 sono già on line e il 2016 è appena iniziato.

Il futuro e l’unico tempo del verbo essere che ho imparato meglio a coniugare: facile e comprensibile senza troppi giri di parole e senza paura dei congiuntivi e dei condizionamenti della vita: io sarò!

L’unica cosa certa? Il mio armadio adesso, strabordante, ingombrante, stracolmo, con le grucce che non riescono ad emettere gemito alcun poiché stanno soffocando. Ed io qui in solitaria quiete che sto già pensando a come mi vestirò domani mentre il fuoco  scoppia e crepita nel camino  davanti ad uno dei meravigliosi tramonti invernali che il mio orizzonte mi regala.